In libreria (ogni tanto dalla parte del cliente): commessi negati #2

Vado in libreria a comprare una copia di American Psycho, mi è venuta voglia di rileggerlo dopo tanti anni.
Prima di avviarmi all'uscita mi fermo a spulciare la sezione dell'usato, come faccio sempre. E in alto, in bella vista, La vita sessuale delle gemelle siamesi a metà prezzo. È in ottimo stato, non sembra nemmeno di seconda mano.
Lo afferro ridacchiando, so già a chi regalarlo. "È bello fare e ricevere regali estemporanei" penso mentre vado alla cassa con i due libri sotto al braccio.

Alla cassa c'è una commessa sulla trentina, con un look che dice a chiare lettere: "sono intellettuale, mi nutro di libri e ti odio perché so che leggi Fabio Volo".

- Pago questi due, - le dico appoggiando i volumi sul bancone.

Lai guarda American Psycho e batte il prezzo. Afferra il secondo, lo gira e fa un salto sulla sedia. Poi inacidita esclama:
- Ma era nell'usato!
- Sì, perché?
- Ma io l'avevo detto al collega che me li doveva mettere da parte "questi".
- In effetti è preso bene - dico tanto per dire qualcosa.

La tipa storce la bocca, cominciando ad irritarmi. Non me ne frega niente, voglio solo pagare e andar via da lì.

Lei invece continua a tenere Le sorelle siamesi tra le mani e le ci vuole qualche secondo per decidersi a battere l'importo.
- Gliel'avevo detto di mettermeli da parte -  dice ancora.

Io voglio solo che molli il libro.

Alla fine, e non senza altre difficoltà, lo lascia e finalmente posso uscire da lì.

Non vorrei essere nei panni del suo collega.

2 commenti:

  1. Che antipatia e assenza totale di stile... Ma credo tanto di avere riconososciuto la libreria in oggetto.... Posso fare nomi e cognomi?

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    1. No per favore, niente nomi ( e men che mai cognomi), preferirei di no. Meglio rimanere nell'anonimato...

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