Il momento migliore per i nodi al pettine



Sento la porta dell'ascensore che si spalanca. Si fionda in casa mia scomparendo nel cesso. Grida:



- Devo pisciareeeeeeeeee

- Ok.

- Cooosaaaa?!

- OK!

- Ehhhhhhh?!?

- DICEVO: OK, PISCIA PURE.

Lavo gli asparagi ad uno ad uno, poi li taglio a piccoli pezzi, prima di metterli nell'acqua bollente tutti insieme. Solo una scottatina veloce, per renderli più morbidi.

Voglio fare la frittata perfetta.

E ci riuscirò.

Ho pure le uova di gallina ruspante che mi ha venduto il collega naturista/ecologista/grillino della prima ora/trivella tua sorella.
Chi le ha provate ne è rimasto entusiasta.
Le fa €0,50 l'una.
Praticamente meno che alla Coop.
Un affare, nonostante la diffusione coatta di spam aggressivo ecologista/cripto-fascista/sessista a cui sottopone i suoi clienti.
Ma a questo giro ha capito.
Spero.
"Trivella tua sorella" ha passato l'argine del buon gusto.
È una roba da buzzurri analfabeti, come gli è stato fatto notare da più parti.


Scarico del water.


- Oh, me la stavo facendo addosso.


- A volte succede anche a me - dico, scolando gli asparagi. Controllo la padella con l'olio, è già caldo.


- Dunque, che si diceva prima al telefono? Anzi no! Prima raccontami che c'è di nuovo.


- Andrò al concerto dei Duran Duran a giugno...


- Aspetta. C'ho da raccontarti questa.


- Ma i Duran... - replico senza convinzione, buttando gli asparagi nella padella.

Iniziano a sfrigolare.

Regolo la fiamma con attenzione e aggiungo il peperoncino fresco tagliato ad anellini sottilissimi. Contemplo il contrasto di colori, cercando con gli occhi il telefono per fotografare il tutto, prima che appassisca per il calore.


Come al solito, cambio idea subito.


Troppa fatica.
 

Meglio che mi metta l'animo in pace: non sarò mai una foodblogger. Prenderò una foto a caso da Google immagini...

- Ma chissene dei Duran Duran. Fosse Vasco o il Liga capirei...

- Vabbè, lasciamo stare, figuriamoci.

- Tu non sai cos'è successo.

- Ero via, sono stata incasinata - dico, mettendomi subito sulla difensiva. Non ho voglia di prendermi parti di merda per aver saltato compleanni o battesimi o anniversari di cui non sapevo nulla e di cui non mi frega nulla.

- Una tragedia - ridacchia.

- Cioè?

Ci scappa da ridere in contemporanea.

Rompo le uova in una terrina e le sbatto con decisione.

- Il delirio. Una scenata da non credere. Il ragioniere ha dato in escandescenze. La Gioli si è messa a piangere isterica, dicendo che lui l'ha rovinata. Lo sapevi che non ha venduto niente di Colazione da Paszkowski? Cioè, ci ha rotto i coglioni per mesi... per anni, cazzo, atteggiandosi a Elena Ferrante di Rifredi... e invece nulla. Tutto un bluff. Il ragioniere aveva orchestrato tutto. Quel libro di merda... ma l'hai letto?

- Ma senti... - cerco di fingermi stupita, ma non riesco a togliermi dagli occhi i libretti ocra stipati nello studio del ragioniere.

- Oddio, ora non mi fare la stronza, lo so benissimo che sapevi tutto.

- Ma...

- Cazzo, potevi dirlo, ci saremmo fatte due risate.

- Lo so - ammetto - Ma avevo promesso al ragioniere di farmi i fatti miei... Vabbè, meno male, con 'sti libretti non ne potevo più. È diventata una storia senza fine. Abbiamo tutti romanzetti e cazzate varie in giro. Solo la Gioli ha fatto tutto questo casino - dico un po' risentita. Penso al mio mio romanzo (ingiustamente ignorato) L'Alba dei Farabutti, basato su una storia vera, ambientato in una webagency, con protagonista un personaggio contemporaneo, reale ma surreale... ecc.


Un insistente tamburellare di dita sul tavolo mi riporta all'hic et nunc.


- Ma non è finita...


Ridacchia.


Si diverte un monte, ed anche io; la ciana è la più grande invenzione dell'umanità.


- Cioè? - chiedo. Sono contenta che la faccenda dei libretti sia venuta fuori, il ragioniere si stava stressando tantissimo.


Fa un silenzio ad effetto. Poi prende fiato e dice:


- La Gioli ha un amante.


Non dico niente, troppo impegnata a girare la frittata perfetta.


La frittata definitiva.


De-fi-ni-ti-va.




Et voilà.


Sento che si avvicina. La sua faccia a un centimetro dalla mia. Mi squadra. Sembra quasi che mi voglia annusare.


- Ah, cazzo. Ma allora sapevi anche questo?


Afferra il cavatappi e si siede a tavola. 

- Guarda l'ho scoperto per caso. Poi me ne sono dimenticata subito. Mi sono fatta gli affari miei. Ti prego, non dire al ragioniere che lo sapevo, preferisco dirglielo io, alla prima occasione in cui saremo vis a vis. Non voglio causargli altri traumi.

- Ok, ma non è che abbia fatto grandi tragedie. Se n'è fatto una ragione all'istante. S'è incazzato solo per la faccenda dei libretti. Pare che gli sia costata un mucchio di soldi.

- Ah, bene, buon per lui.

Spengo il fuoco, la frittata è pronta. La divido in 4 spicchi e ne metto uno in ciascun piatto. I bicchieri sono pieni di rosso di Montalcino.

- Brindiamo.

- Ottima idea. Brindiamo.

- Ai cambiamenti.

- Ai cambiamenti degli altri.

Sorseggio il vino. È buono. Mi gusto la familiare astringenza dei tannini e la sensazione calda che lascia in bocca.

- Ora raccontami dell'amante della Gioli. Senza tralasciare alcun dettaglio.

- Dunque, erano i giorni prima di Natale. Sì, sarà stato intorno al 20 dicembre. Mi trovavo in macchina, bloccata nel traffico. Pioveva a dirotto, quando l'ho vista in piedi sul marciapiede, proprio all'angolo di via...




2 commenti:

  1. Stavo per protestare per mancanza di...no, il seguito c'era...meno male.
    Però, qualcosa manca: il seguito? Dall'incontro traditore sotto la pioggia con pommarola Eataly (e già qui il runner ha perso un 80 punti), si vorrebbe sapere: 1. il Ragioniere lo sa? La Sam sa che si sa? Il runner sa che si sa?
    Insomma, son cose che vanno seguite e approfondite con aggiornamenti e dettagli...

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    Risposte
    1. Grande! Mi sta venendo fuori un'epopea... Mi capirai che centellino le informazioni, niente spoiler tutto verrà svelato nelle prossime puntate... :-)

      Elimina

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