Meglio il biglietto aereo e in difesa dello spritz




Continuo da questo abbozzo di post che avevo iniziato a scrivere a fine agosto dove citavo un twit del comune di Firenze un po' troppo acchiappacitrulli per i miei gusti. Purtroppo (o per fortuna) non mi ricordo più come avevo deciso di continuarlo.
Ieri è stato l'11 settembre. Tempo fa ho deciso che non commemoro più un cavolo e allora non ho scritto nulla. Pace. E poi il commento definitivo l'ha scritto il Deboscio, qualsiasi parola ulteriore sarebbe superflua.
Preferisco invece concentrarmi sulla nuova emergenza sociale in atto, violenza urbana allo stato puro, guerrieri della notte, ecc. Sono piuttosto scossa.
Se fosse un hashtag di Twitter sarebbe naturalmente  #emergenzaspritz. Ma attenzione: solo quello "low cost" genera la violenza, per poveracci che vogliono risparmiare bevendo all'happy hour. Mi dispiace per il tizio in coma, ma è stato vittima di sei delinquenti che spero non la passino liscia, non certo dello spritz a basso costo. Lo spritz è acqua, aperol, prosecco, ghiaccio e fettina d'arancia. Non è crack, né una di quelle droghe sintetiche che ti fulminano le sinapsi. Questo blog difende la dignità dello spritz. Poi ci sarebbero altre cose da raccontare, tipo che alla mia età ogni visita medica è un potenziale vaso di Pandora. Vai a farti vedere per un sintomo, magari fastidioso, magari sciocco ed esci dall'ambulatorio con esami da fare perché su certe cose non si scherza e con una leggera incazzatura perché il tuo medico ha paura a esporsi e non dà un parere originale nemmeno per sbaglio. Se devo basarmi sui luoghi comuni allora non vado dal medico: le conversazioni al pub sono molto meglio. Oggi ho ricevuto un paio di notizie niente male e poi il medico mi dice che devo evitare lo stress. Ma come si fa? Mica vivo su Marte? Ho bisogno di uno spritz.

2 commenti:

  1. finalmente sei andata a farti vedere dal dottore... ci sentiamo in questi giorni e mi dici che succede _mau_

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  2. In due parole: sono anziana, ho i malanni dell'età + una serie di allergie che nemmeno i tipi nerd dei film...

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