Facili esotismi



Ieri sera sono andata al Forte Belvedere. Come tutta Firenze. Ho fatto lì la mia consueta passeggiata preserale antistress. Bello, ma si sapeva. La scultura dell'artista cinese mi è piaciuta un sacco. Mi piacciono tutte le cose che danno una smossa all'immobilità paesaggio cittadino.
Ero da sola. Nel pomeriggio avevo spedito quattro sms per raccattare qualcuno con cui andarci ma ho ricevuto soltanto: un rifiuto, un antani e due non pervenuti.


Perciò ho dato un'occhiata camminando, non avevo ragione di trattenermi a lungo. Un'orchestrina suonava pezzi di Piovani (o nello stile) e a me non piace per nulla quella musica. Proprio non la sopporto. Molti battevano le mani a tempo mentre io, a ogni nota, mi deprimevo un capellino di più. Ho fatto il giro guidata dal flusso della folla e mi sono annoiata quasi subito. Però tutto l'insieme era bello, ho fatto qualche foto. Poi sono ritornata a casa ed ho preparato un'insalata con la simmenthal. Ma preferisco di gran lunga l'insalata con il tonno. Mi devo ricordare di comprarlo. Poi volevo una birra, ma ero troppo stanca e allora ho visto The Killing con lo zampirone tra le gambe e una tazza di - attenzione entro in modalità hipster figa/spocchiosa: - tè verde Kukicha, giapponese naturalmente - fine modalità figa e ritorno alla modalità che mi si addice di più, ovvero: Erminia in visita alla Biennale - che puzzava di erba cattiva e anche un po' di conigliera. Allora ho fatto finta di berlo (anche se ero da sola mi scocciava non far buon viso a cattivo gioco), poi però l'ho buttato nel lavandino e mi sono preparata la solita camomilla marca Coop.






4 commenti:

  1. Me lo potevi dire_mau _odio scrivere con il cellulare...

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    1. mi avresti sfanculata (anche se con stile), ammettilo! :-)

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