Brevi appunti banali per chi si pubblica da sé: 3,99 è il nuovo 2,99!

Condivido un po' di riflessioni e letture sull'autopubblicarsi in ebook. C'è chi pensa sia un passatempo da sfigati, invece io lo trovo divertente. Il mio prossimo ebook è ancora fresco di riscrittura estiva molteplice. Un altro paio di revisioni ulteriori e lo pubblicherò online con Smashwords. Nel frattempo cerco di dargli una copertina e un titolo decenti. Operazioni difficilissime!
A questo giro voglio provare a venderlo e così cerco anche di documentarmi sull'argomento che mi interessa molto. Mi è costato tanto tempo scriverlo e tratta di un tema che (mi sono accorta solo dopo averlo finito) è molto presente nella top ten dei post più letti di questo blog. Ora, il mio vecchio blog non ha alcun valore statistico, ma è il mio passatempo, ci faccio quello che mi pare e mi funge da trastullo anche per trarne conclusioni strategiche.
Ma torniamo all'autopubblicazione.

Cominciamo dalla domanda principale: qual è il prezzo migliore per vendere un ebook? L'analisi dei dati di vendita di Smashwords ci dice che il prezzo a cui si acquista di più è $3,99.
Sempre secondo loro la maggior parte degli autori sceglie di vendere a $2,99, ma poi in generale gli acquirenti spendono in media un dollaro di più. Quindi il prezzo giusto è $3,99.
Invece il prezzo più sfigato, quello che vende meno è $1,99, seguito a ruota da $0,99. Il grafico parla chiaro:

Questi numeri sono basati sull'analisi di undici mesi di vendite (a partire dal 1 maggio 2012 fino al 31 marzo 2013) che hanno fruttato 12 milioni di dollari, su una patrimonio di 120,000 ebook. Emergono dei dati che condizioneranno sicuramente la mia prossima pubblicazione online. Perché gli hobby sono una cosa seria.Diamo un'occhiata ai libri più venduti sulla piattaforma. Nella classifica dei 100 best seller ci sono libri che hanno in media 115.000 parole: "libri lunghi". Anche io preferisco acquistare letture corpose che mi durano di più.
Disclaimer per "bor7" irrequiete: i capolavori della letteratura sono un'altra cosa, in quel caso non si guarda lunghezza né altro. Ma qui io mi riferisco ad autori di intrattenimento puro, quelli che si pubblicano le cose online o che vanno a cercare fiction per divertimento. Se poi si riveleranno geni immortali lo scopriremo più in là, forse nemmeno noi, le prossime generazioni avranno tale onore. Nel frattempo divertiamoci leggendo narrativa per divertirsi che ci fa bene e costa poco. La sottoscritta fin a poco tempo fa si faceva enormi scorpacciate di fanfiction di fantascienza, per divertimento.
Adesso l'annosa questione del titolo. Tra l'altro ci sono invischiata proprio in questo momento, perché non ho ancora trovato il titolo giusto per il mio ebook di prossima uscita. All'inizio avevo pensato di intitolarlo "I Neopoveri", mi pareva ironico, in tema con la storia e al contempo era un omaggio a "Neoproletariato" di Tommaso Labranca. Poi però tutti quelli ai cui l'ho detto me l'hanno cassato con decisione. Allora ho deciso di cambiarlo. Adesso ci sto ancora pensando, così come alla copertina che a questo giro farò più grafica e curata, sempre con una foto in sottofondo che non ho ancora scattato. Son due mesi che giro con la macchina fotografica in borsa senza aver ancora trovato il soggetto giusto. Purtroppo, mi duole ammetterlo, ho l'occhio banale e "Firenze-centrico". Ma sto divagando.
Il "titolo ideale", si parlava di questo. Quanto deve essere lungo il titolo perfetto? Risposta: poco. La top 100 dei bestseller di Smashword dice che il titolo in media è formato da 4,2 parole.

Perché? Boh, non lo sanno nemmeno loro. Possiamo fare solo delle ipotesi. Un titolo corto è più efficace e colpisce l'attenzione più facilmente. Inoltre teniamo presente che ci sono delle piattaforme di vendita che troncano i titoli troppo lunghi e questo è un punto a favore per quelli corti. Pensiamo solo a Twitter: titolo del libro, link alla pagina per il download e nome dell'autore: i 140 caratteri vanno stretti. Quindi sì, titolo corto.
Da tutti questi dati sono esclusi i libri gratis che naturalmente sono quelli più gettonati. Un libro free può avere all'incirca 92 volte i download si uno ventuto a qualsiasi prezzo. Questo ridimensiona le aspettative, io che mi ero montata la testa per i tanti download dei miei primi 2 ebook. Comunque i signori di Smashword suggeriscono il gratis come strategia di vendita in caso un autore abbia più ebook da piazzare. Offrirne uno gratis è la migliore forma di pubblicità: done.

Suggerisco infine una lettura da cui ho preso spunto per questo post: New Smashwords Survey Helps Authors Sell More eBooks.

2 commenti:

  1. Un assaggino?!? è da un pò troppo che aspettiamo!!! _M_

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  2. Guarda ho dovuto riscriverlo tutto questa estate e ancora vorrei rivederlo almeno un paio di volte prima di pubblicarlo. Ci tengo a metterlo online ordinato e finito come dico io. Solo che con questa ultima revisione l'ho cambiato davvero tanto, in più ho aggiunto personaggi e situazioni nuove; allora ho bisogno di altro tempo per sistemarlo nella nuova versione. E poi c'è l'annosa questione della copertina, non ho ancora scattato la foto giusta. Nel frattempo, quando vado in libreria, studio le copertine di Fabio Volo: sono interessanti anche se troppo esterofile. Io sono Firenze centrica, ma comunque ho preso degli spunti. È un hobby impegnativo.

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