Note per scrittori principianti: conversioni e recupero istantaneo dell'ispirazione perduta



Mi aggiravo per uno SMAU microscopico (un padiglione solo alla Fortezza da Basso), stand minuscoli tipo cabina telefonica, molte novità e workshop interessanti e anche una bella quantità di fuffa tecnologica che mi piace molto. Insomma, mi aggiravo tra gli stand in attesa del workshop successivo, guardandomi intorno malinconica e riflettendo, seriosa, su quanto si faccia sentire il coma farmacologico di DADA nell'IT cittadino.

A un tratto una voce alterata emerge dal brusio naturale della fiera, gridando: "...inutile sparar cazzate, bisogna andare al sodo: CONVERSIONI. Mi segui? CON-VER-SIO-NI."


A seguire, il rumore di risucchio di saliva, tanto osceno quanto familiare.

Un brivido lungo la schiena. Mi sono girata guardinga e l'ho visto da lontano.
Dopo quasi due anni.

Vestito come uno che ha lo yacht di trenta metri pronto a salpare dietro l'angolo, stava illuminando di "marketing & sapienza" il buon vecchio e a questo punto fedelissimo Carlo Gustavo.

Eppure sicura che il vecchio staff l'avesse sfanculato in blocco. Ci siamo sentiti all'epoca. Tutti l'avevamo mandato a quel paese. Ora che ci penso: tutti tranne... Infatti.

Carlo Gustavo era lì che pendeva dalle sue labbra. E tutte le volte che li ho incrociati nel corso della mattinata erano sempre a parlare tra loro. O meglio: uno gridava e l'altro annuiva.

Non mi sono stupita di vederlo in forma smagliante, mi sono stupita di trovarlo a piede libero. Sì, perché io lo facevo in galera, come minimo.

Invece no, eccolo lì, abbronzato e conciato da capitano alla fonda a Capri.

L'azienda non esiste più, è sparita anche da Google, mi pare giusto. Forse ne ha messa su un'altra, nel frattempo. Forse è proprio Carlo Gustavo il prestanome, a questo giro.

Ancora brividi lungo la schiena e nausea.

Non l'ho salutato, non ce l'ho fatta. Sapevo che anche scambiare un "ciao come stai" mi avrebbe rovinato la giornata.

Questo tizio mi ha fatto venire un mezzo esaurimento nervoso. Questo tizio mi deve un mucchio di soldi. Questo tizio è un cazzaro di prima categoria. Questo tizio è il protagonista di un racconto lungo, che ho scritto a più riprese, solo per sfogarmi e giusto l'altro ieri pensavo di rimetterci mano e finalmente pubblicarlo su Amazon

L'ho preso come un segno del destino. Stasera attacco a scrivere la REV definitiva, quella della pulizia, quella dei tagli netti.

Nessun commento:

Posta un commento

Ciao, lascia un commento, se ti va!

La teoria della classe disagiata - recensione + flusso di coscienza

  Ho finito di leggere La teoria della classe disagiata di Raffaele Alberto Ventura, edizione Minimum Fax. Una lettura che mi ha messo addo...