Un classico di Natale: il tentativo di intrusione



Stamani ero da sola in ufficio.

Stavo sistemando alcune cose quando qualcuno ha suonato il campanello. Una scampanellata potente, come si fa con le persone di casa.

Ero in cima a una scala, ci ho messo un po' a scendere.

Seconda scampanellata.



Sono corsa ad aprire, convinta che fosse qualche collega senza chiavi.

Invece al cancello c'erano due ragazzi, entrambi in tuta blu tipo Mario Bros e cappellini con la tesa, ben calcati sulla testa.

- Signora, siamo la ditta della manutenzione dell'antifurto. Dobbiamo fare un controllo - ha detto quello con una cartelletta in mano.

- Mi scusi, ma adesso non c'è la persona che se ne occupa...

- Sì, ma noi facciamo presto, una cosa di routine - ha aggiunto quello più carino.

- No, non mi sono spiegata: senza persona di riferimento non posso farvi entrare, mi dispiace. A che ora avevate l'appuntamento?

- Niente appuntamento, signora, siamo passati così. Eravamo in zona... Ma non si preoccupi, ripasseremo nei prossimi giorni, non c'è problema - ha detto l'altro sorridendo.

- Bene, allora arrivederci.

Sono risaliti su un furgone bianco,  sulla fiancata il nome della ditta: "Antifurti XYZ", e sono andati via.

Ho telefonato al collega responsabile:

- Come si chiama la ditta che ci manutiene l'impianto di sicurezza? - gli ho domandato.

Come mi aspettavo, il collega mi ha dato un nome completamente diverso da quello sul furgone.

Gli ho raccontato l'episodio, mentre googolavo "Antifurti XYZ".

Niente. Ditta inesistente.

Allora mi sono messa a visionare i filmati della telecamera esterna e mi sono resa conto, come se tutto non fosse già abbastanza chiaro, che i due hanno avuto cura di non mostrare il viso alla videocamera di sorveglianza, come se sapessero dove si trova e l'avessero evitata apposta.

Adesso ho un po' paura. Speriamo bene.






2 commenti:

  1. Confesso che mi hai messo un bel po' paura.... poi com'è andata?

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